Theresa Catharina de Góes Campos

 
HOMENAGEM  À  COLÔNIA  ITALIANA
 

From: Faustino Vicente
Date: 2010/6/1
Subject: Homenagem à Colonia Italiana

No mês da Copa do Mundo, o meu artigo só poderia ser...O “Everest” do futebol mundial.

Em homenagem à numerosa colônia italiana de Jundiaí, envio o texto no idioma italiano.

Tradução:  Cleonice Tomazetto (Jundiaí - SP)

Revisão da tradução: Monsenhor Expedito e Dr. Sérgio (L’Osservatore Romano) - (Roma)

Formatação: Laura Paola (Garça - SP)

Em 05 idiomas: Tenho os textos e os PPS em inglês, espanhol, francês, italiano e português.

Imagens:  PPS com fotos históricas das 05 seleções brasileiras, campeãs mundiais.

Autorização: Podem repassar, publicar, exibir, copiar ou divulgar.

Coloco-me à disposição para enviar os textos, e PPS, no idioma que desejar.Grato pelas atenções.

Faustino Vicente  - Advogado, Professor e Consultor de Empresas e de Órgãos Públicos – e-mail: faustino.vicente@uol.com.br – tel. (11) 4586.7426 - Jundiaí (Terra da Uva) – São Paulo - Brasil

Saluti dal Brasile

Se questo articolo ( PPS allegato ) fosse del vostro interesse e vorreste ritrasmetterlo, divulgarlo o pubblicarlo, ringrazierei di farmelo sapere. Se me aveste bisogno del mio curriculum e della mia foto, basta soltanto chiedermelo. Grazie tante per la vostra attenzione.

Faustino Vicente  - Avvocato, Professore ed Consulente per Aziende ed Enti Guvernativi – e-mail: faustino.vicente@uol.com.br – Tel.+55-11-4586.7426 – Jundiaí (Terra dell’Uva) – Sao Paolo - Brasile

L’EVEREST DEL CALCIO MONDIALE

         Faustino Vicente

Il punto più alto del nostro pianeta azzurro è molto più della cima  di una imponente montagna coperta di ghiaccio.  L’Everest – il tetto del mondo con i suoi 8.844,43 metri di altezza – non perde mai il suo fascino.

Si tratta del podio riservato ad una classe speciale dell’umanità – persone che sanno trasformare le difficoltà in vittorie memorabili. Nelle vicinanze della cima della montagna, ogni passo è una decisione – solitaria e rischiosa – che esige conoscenza, coraggio, esperienza, determinazione, autocontrollo e fede incrollabile nel superamento del più grande ostacolo per l’essere umano, cioè se stesso. 

Il luogo più ambito dagli amanti dell’alpinismo è, paradossalmente, il più aspro ed isolato della Terra. La permanenza umana in quel luogo è sopportabile soltanto per un breve lasso di tempo, il che conferma la massima secondo la quale la chiave del successo si trova nel camminare, piuttosto che nell’arrivare. Una riflessione sull’alpinismo può impartire lezioni importanti a tutti coloro che vogliono intraprendere una carriera di successo duratura. La Coppa del Mondo è, senza alcun dubbio, l’Everest del calcio. Questo sport ha in sé la magia poiché offre ai ragazzi delle periferie opportunità che li portano, con le loro prodezze sensazionali, a dribblare la povertà, diventando così cittadini del mondo.

Nonostante ci siano squadre che dispongono di infrastrutture eccellenti, la culla naturale dei grandi giocatori continua tuttavia ad essere i piccoli campi sterrati nei quartieri delle città. Gruppi di ragazzi scalzi, senza nemmeno una camicia da indossare, corrono dietro al pallone e  naturalmente rincorrono il loro sogno più grande – indossare la seducente maglia della propria nazionale. La scoperta dei vantaggi del marketing sportivo, da parte del mondo degli affari,  ha portato le squadre a gestire tali vantaggi in modo altamente redditizio.  Progettazione strategica, commissione tecnica multidisciplinare, investimenti a livello di infrastrutture fisiche ed eccellenza nel piano delle risorse umane costituiscono gli ingredienti della ricetta indicata per la conquista dei titoli.  Lo sport e l’arte risultano essere segmenti profondamente democratici, una volta che offrono opportunità (uguali) alle persone perché esse riescano a scoprire e sviluppare il proprio potenziale.

La realizzazione della Coppa del Mondo è il più attraente evento sportivo del pianeta, perché coinvolge tutti i segmenti della società, finanche il religioso. Le preghiere  dei tifosi e le promesse dei calciatori sono pratiche ricorrenti. Attirati dall’euro e dal dollaro, i grandi calciatori cambiano di squadra ed anche di continente con estrema facilità, badando alla propria salute fisica e perfezionandosi nei fondamenti essenziali del proprio mestiere.  Sono atleti globali, giovani che sono riusciti a fare della loro abilità eccezionale un mezzo per arrivare a percepire stipendi che suscitano l’invidia anche degli imprenditori delle grandi aziende.

Hanno acquisito la coscienza che dipendono soprattutto dalla loro grinta in campo e dal  contributo effettivo che riescono a dare per la conquista dei titoli da parte delle loro squadre.  Nello sport di alto livello, la valutazione viene fatta “in diretta ed a colori” dalla commissione tecnica, dai professionisti dei media e principalmente da coloro che contribuiscono ad incrementare ancora di più i già notevoli saldi dei conti dei calciatori, ossia l’appassionata tifoseria. Davanti a questa realtà, vale la pena di ricordare che ogni lavoratore, indipendentemente dal proprio mestiere, ha il dovere di considerarsi il presidente della più importante azienda del pianeta, cioè se stesso.

Il capitale che ognuno di noi possiede è il proprio potenziale – competenza tecnica, condotta etica e abilità eclettica – valori aggregati che portano alla realizzazione dei nostri obbiettivi, dei nostri ideali e persino dei nostri sogni. Il successo (sostenibile) di una carriera dipende dalla visione strategica dell’attività in cui viene attuata. Questa percezione è il passaporto che permette agli ex calciatori di diventare allenatori, “uomini immagini”, commentatori e perfino promotori del cosiddetto Terzo Settore.

Siamo convinti che gli imprenditori che avranno l’audacia e l’umiltà  di creare la cultura imprenditrice all’interno delle proprie aziende, raggiungeranno la cima dell’“Everest Organizzativo”.

·         Faustino Vicente – Avvocato, Professore ed Consulente per Aziende ed Enti Guvernativi – e-mail: faustino.vicente@uol.com.br  - Tel. +55-11-4586.7426 – Jundiaí (Terra dell’Uva) – Sao Paolo - Brasile

 
 

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