Theresa Catharina de Góes Campos

 
DE  ROMA, SAUDAÇÕES  A  FAUSTINO  VICENTE  E  AO  BRASIL     
 
Date: 2012/12/7
Subject: di Roma - SALUTI A FAUSTINO E AL BRASILE .... .
To: 
faustino.vicente@uol.com.br
 

De: Orlando Metozzi –  – Para: Faustino Vicente - 

 

Andrea De Litio, Nativita,  (Lecce nei Marsi, 1420 circa- Atri o Chieti, 1490 circa)

 

Un saluto a

Faustino

e a

tutto il Brasile .

.......

Ringrazio della risposta e della descrizione del Natale come dimensione nobile etrascendente che richiama anche i fondamenti biblici, 

applicabili a tutte le attività umane, 

compresa la economica ... . 

 

Orlando


SOGNI DI NATALE

Faustino  Vicente *

La famiglia è riunita, il tavolo è abbondante e ci sono tanto regali, questo è il sogno di milioni di persone per la festa della notte di Natale. Ci sono coloro i quali, anche se se lo possono permettere, dispensano tale forma di commemorazione. Ci sono altri che, anche se lo vogliono, non ci partecipano per i più diversi motivi. In qualsiasi delle tre alternative, è però possibile avere un Natale Felice, fintanto che si abbia la convinzione delle reali e sublimi motivazioni che la tale occorrenza rappresenta. La felicità è, anzitutto, uno stato di spirito.

La storia e la traiettoria trionfale dell’ospite natalizio – Gesù Cristo – ci ha lasciati il potere supremo della spiritualità – «la dimensione più nobile dell’essere umano, che lo porta alla trascendenza». Questa può manifestarsi attraverso azioni pratiche dei due comandamenti più importanti: amare Dio sopra ogni cosa e, simile a questo, amare il prossimo come te stesso. Questo grado di importanza è stato espresso dallo stesso Cristo, quando è lo interrogarono a riguardo. Nell’evoluzione spirituale si trova il segreto che armonizza i bisogni umani: salute (fisica e mentale), convivenza familiare, rapporti sociali, esercizio professionale e condizioni finanziarie. L’equilibrio tra questi fattori è decisivo per il nostro benessere.

Dobbiamo essere coscienti che anche il responsabile della più grande festa della cristianità ha sognato, in occasione del suo passaggio sulla terra. Ha sognato un mondo di abbondanza per tutti, e perciò ci ha lasciati la flora, la fauna e le risorse del suolo e del sottosuolo. Ha sognato, e pregato, la pace tra tutti i popoli del pianeta azzurro. Ha sognato una società più equa economicamente e più giusta socialmente. Ha sognato l’inesistenza della discriminazione, del pregiudizio e di qualsiasi tipo di esclusione sociale. Ha sognato la pratica della fede, della speranza e della carità – le tre virtù teologali – che possono essere capite dalla lettura, e dalla riflessione, dei testi biblici.

Il Natale è un’opportunità (in più), che abbiamo ogni anno, per fare un bilancio della nostra vita spirituale e per sradicare «l’erba cattiva» che insistiamo a coltivare nella nostra mente – i nostri sentimenti negativi. Possiamo assommare valori se capiamo, definitivamente, che è condividendo che sommiamo. I fondamenti del cristianesimo non servono soltanto a ciascuno di noi, ma possono essere applicati a qualunque attività umana, anche nella gestione imprenditoriale. Visione, missione, principi, norme di procedimenti e scopi, tutti elementi che acquisiscono una stato organizzativo nel XX secolo, sono presenti nelle Scritture in forma esplicita.

 Tra i riferimenti biblici si trovano la costruzione dell’Arca di Noè (cf. Gen 6, 14 e 16), le cui dettagliate specifiche ci fanno ricordare l’ISO (International  Organization Standardization): Norma tecnica internazionale per la certificazione di qualità assicurata. L’ISO può essere capita come: scrivi ciò che fai e come lo fai, e poi fai come hai scritto. È celebre anche la lezione esemplare della pianificazione strategica rivelata da Giuseppe d’Egitto, mirabile amministratore (cf. Gen 41, 37-45), che può anche essere paragonato al CEO (Chief Executive Officer) – oggi si direbbe Presidente Esecutivo. Lui ha saputo, con estrema competenza, amministrare i sette anni di abbondanza ed i sette anni di carestia. La lenta e silenziosa traversata del deserto da parte di Mosè verso la Terra Promessa lo collocarono nella galleria dei protagonisti storici, per i valori che ha aggiunto alla gestione delle risorse umane. Lui può essere considerato il padre della decentralizzazione del potere e della gestione partecipativa (cf. Es 18, 13-26).

Daniele, nominato dal re Nabucodonosor, governatore di tutta la provincia, ha amministrato l’allora potente Babilonia con l’aiuto dei suoi tre amici: Sidrac, Misac e Abdenago (cf. Dan 2, 48-49). Leggere, riflettere e vivere gli insegnamenti contenuti nella Bibbia sono le impronte che Gesù ha lasciato perché i cristiani raggiungano la qualità di vita, la felicità e la salvezza eterna.

*  Faustino  Vicente  – Avvocato, professore ed Consulente imprenditoriale – E-mail:faustino.vicente@uol.com.br  – tel. +55-11-4586.7426 – Jundiaí (Terra dell’Uva) – Sao Paolo (Brasile)

 

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